THE BASIC PRINCIPLES OF AVVOCATO PENALISTA A ROMA

The Basic Principles Of avvocato penalista a Roma

The Basic Principles Of avvocato penalista a Roma

Blog Article

Se invece Tizio, dopo aver rapinato un supermercato, contatta Caio istigandolo a riciclare o reimpiegare la somma ottenuta dalla rapina e quest’ultimo si faccia convincere (magari dietro il pagamento di un compenso, diciamo del five% dell’importo da riciclare), le cose si fanno complicate: se si considera Caio responsabile di riciclaggio o reimpiego allora Tizio risponderà solo del delitto-presupposto non potendo essere responsabile in concorso con Caio nel riciclaggio o nel reimpiego ostandovi la clausola di salvaguardia; se, viceversa, si ritiene Caio responsabile di autoriciclaggio in concorso con Tizio (pur essendo un reato proprio), Tizio risponderà di rapina e di autoriciclaggio sebbene non abbia realizzato la condotta tipica, ma solo determinato altri a commettere tale ultimo delitto.

Tutto quanto sopra esposto, risulta incontestabilmente che con l’introduzione del reato di autoriciclaggio non vi sono più casi che sfuggono alla legge: se si è responsabili del ”reato presupposto” da cui derivano i proventi illeciti (anche semplicemente a titolo di concorso esterno) e tali proventi vengono riciclati o reimpiegati, si risponderà a titolo di autoriciclaggio oltre che del “reato presupposto” commesso;

La forma libera del reato di riciclaggio implica che, l’occultamento della provenienza delittuosa del denaro, dei beni o, delle altre utilità, possa essere astrattamente realizzato:

della norma “fuori dei casi di concorso nel reato” esclude la punibilità a titolo di riciclaggio di chi abbia commesso o concorso a commettere il reato presupposto da cui provengono il denaro, i beni o le altre utilità. Tale previsione costituisce una deroga al concorso di reati e trova la sua ragion d’essere nella valutazione, tipizzata dal legislatore, di ritenere sufficiente punire l’autore per aver commesso il delitto presupposto.

l’elemento soggettivo del riciclaggio è costituito dalla rappresentazione e volontà di sostituire, trasferire o compiere altre attività per impedire l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro (in altre parole quello di ripulire),

non bisogna avere riguardo al giorno del versamento della relativa provvista illecita, avendo ogni singolo atto di prelievo o trasferimento autonomia delittuosa rispetto ai precedenti segmenti operativi che detta provvista hanno costituito.

Il bene giuridico tutelato è sia l’amministrazione della giustizia, sia l’ordine pubblico e quello economico. Il soggetto attivo può essere chiunque.

3) l'elemento soggettivo del reimpiego è costituito dalla rappresentazione e volontà di reimpiegare i proventi illeciti in attività economiche o finanziarie (lecite o illecite).

648 ter c.p., qui si dispone esplicitamente che la condotta dissimulatoria deve esserci anche riguardo all’ipotesi di reimpiego (

4 del ricorso). L'attività di acquisto dei diamanti period peraltro tracciabile perchè inserita nei bilanci della società;

In quest’ultimo get more info caso, non sembra possibile configurare il riciclaggio o il reimpiego a carico del membro o del concorrente dell’associazione perché il delitto associativo ha natura di reato presupposto e di conseguenza vige la clausola di riserva “fuori dai casi di concorso” presente nell’

In tale veste, l'indagato avrebbe anche impiegato nell'attività finanziaria della IDB' parte del profitto della truffa prima descritta ed alla quale aveva concorso, acquistando diamanti da società estere.

La bancarotta fraudolenta è un reato regolamentato dall'artwork. 216 della legge fallimentare. Si differenzia dalla bancarotta semplice perché il suo elemento psicologico è il dolo, mentre nella bancarotta semplice è la colpa.

Riguardo l’oggetto materiale del reato, in linea generale si afferma la riciclabilità sia del prezzo, sia del prodotto che del profitto del reato presupposto, quindi qualsiasi entità economicamente apprezzabile, che sia esistente al momento della sua realizzazione (immobili, imprese, titoli, metalli preziosi, diritti di credito, avviamento aziendale, strumenti finanziari, ecc.). La fattispecie in esame punisce non solo le condotte che hanno ad oggetto i proventi diretti dei reati presupposti, ma anche quelle che hanno ad oggetto denaro o valori che abbiano provenienza mediata da delitto: si tratta del c.d. “riciclaggio indiretto” configurabile qualora le operazioni poste in essere siano relative ad utilità a loro volta già oggetto di forme di dissimulazione dell’illecita provenienza dei proventi e che rileva - penalmente parlando - fintanto che l’agente è consapevole della derivazione delittuosa degli stessi.

Report this page